Museo Morbidelli

Foto di Claudio Tamburini

In data 11 Febbraio ho appreso della morte di Giancarlo Morbidelli.

Per chi e appassionato del mondo del motociclismo ma quello di qualche decennio fa sicuramente lo conosceva. 

Negli anni 60 riesci a trasformare la sua azienda di macchine per la

costruzione e riparazione del legno in un reparto corse ed e riuscito a conquistare ben quattro titoli mondiali. Con le sue moto hanno corso piloti del calibro di Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi, Mario Lega e Graziano Rossi Padre del celebre Valentino. Nonche A. Nieto

La passione per le due ruote si manifestava anche fuori dai circuiti infatti nel 1999 nella sede della sua vecchia azienda Ha realizzato uno dei musei di moto d’epoca più autorevoli al mondo la sua collezione poteva vantare oltre 350 moto.

Correva l’anno 2012 trovandomi in vacanza da quelle parti con mia figlia abbiamo deciso di visitare il museo, dopo aver fatto il biglietto di ingresso chiedo se e possibile fare le fotografie l’addetto alla biglietteria mi chiede di pazientare un minuto che si informava, successivamente mi si presenta d’avanti Giancarlo e ci chiede il motivo delle foto dandogli le mie motivazioni non so come nasce un feeling inaspettato e ci ha dedicato un intero pomeriggio facendoci oltre che fare le foto una visita guidata spiegandoci le caratteristiche tecniche di ciascuna motocicletta oltre che aneddoti curiosi. Mentre parlava trasudava tutta la sua passione per questo fantastico mondo inoltre ci ha mostrato anche dei gioielli di motociclette che ancora dovevano subire il restauro. Ricordo che e stato un bellissimo pomeriggio in sua compagnia e il sapere della sua scomparsa mi rattrista, e inoltre mi rattrista che nell’estate 2019 per mancanza di fondi il suo museo e stato costretto a chiudere, e le moto trasferite in Inghilterra e messe all’asta. Un altro pezzo di storia Italiana svanita per sempre come il sogno di Giancarlo.

 

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